(Articolo redatto e pubblicato da Chiara Manieri – 20 gennaio 2022)
Nelle riflessioni che offriamo per aiutarci a mantenere un buono stato di salute negli anni e non ostante tanti “assalti” che subiamo ogni giorno, abbiamo dei compagni di viaggio che ci stanno molto vicino, sono su di noi e dentro di noi e sono pronti ad offrirci protezione e supporto a patto di essere rispettati e “nutriti”…….ma chi sono??? Sono i batteri ! Microscopici esseri unicellulari che risiedono in ogni dove del nostro organismo, creando i vari “microbioti” cioè gruppi di batteri che convivono in una specifica zona (ad esempio l’intestino, la cavità nasale, la vagina ecc). Non sono in pochi, infatti si stima che almeno 1,5 Kg in media della nostra massa corporea sia determinata appunto da loro. Cosa fanno?: vivono e si riproducono, nutrendosi con le sostanze ambientali che riescono ad utilizzare, modificandole e producendo da queste altre molecole benefiche o tossiche per il loro ospite.
Negli ultimi 10 anni si sono moltiplicati gli studi sul microbiota, prevalentemente quello intestinale colonico, che attualmente è abbastanza ben conosciuto nella sua composizione e la cui valutazione, attraverso indagini genetiche effettuabili attraverso le feci, sta prendendo piede nella diagnostica di molti disturbi intestinali e metabolici.
Attraverso la tipizzazione dei diversi ceppi batterici ritrovabili nelle feci si può, infatti, compilare una mappa che esprime la condizione di maggiore o minore salute se non di franca malattia della persona in esame. Questo risultato può permettere un trattamento batterico mirato al riequilibrio del microbiota stesso ed alla cura di molti disturbi intestinali che, a loro volta, possono ridurre la qualità di vita ed il benessere personale.
I batteri positivi sono in grado, per esempio, di produrre vitamine e molecole che agiscono nel nostro metabolismo riequilibrandolo. Quindi è importante aiutarli in modo che loro ci aiutino..
Alcuni consigli per aiutare i nostri batteri intestinali positivi:
• Rivedere le abitudini alimentari garantendo sempre un buon apporto di fibre vegetali.
• Evitare eccessi di carne o di alcoolici o di cibi grassi o di dolciumi
• Bere sempre un adeguato quantitativo di acqua lungo la giornata (soprattutto fuori dai pasti)
• Integrare, quando necessario, con batteri del gruppo “BIFIDI”o con generi batterici di cui si sia dimostrata una carenza
I soggetti che mantengono una migliore condizione del microbiota intestinale mantengono migliori difese immunitarie, si proteggono meglio dalle aggressioni del “tempo”…in poche parole invecchiano meglio!!
Prof Chiara Manieri – specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio e in Andrologia
Manieri Studio Medico – tel 0113291026
www.manieristudiomedico.it
manieristudiomedico@libero.it